Dolci tipici d'abruzzo: le sise delle monache

20.09.2013 23:36

Soffice pan si spagna farcito con delicata crema pasticcera, tre protuberanze ed una spolverata di zucchero a velo...E' questo un ottimo dolce tipico d'Abruzzo che viene prodotto da due sole pasticcerie guardiesi: Palmerio ed Emo Lullo. Questo dolce vanta diversi riconoscimenti tra cui una chiocciolina Slow Food; è inserito nell'elenco dei prodotti tipici dal Ministero delle Politiche Agricole.

Le sue origini risalgono a cavallo degli anni 1884 - 1886 quando il maestro Giuseppe Palmerio tornò da Napoli dopo un periodo di "apprendistato" dell'arte pasticcera ed inventò una pasta fresca con la crema ed una sola "coppa", ispirata alla "zizza d'a regina".

Da un libro scritto dall'ex sindaco di Guardiagrele Mario Palmerio, si leggono tre teorie che hanno ispirato questo nome;

1) originariamente probabilmente il dolce si chiamava "3 monti": Maiella, Acquaviva e Focalone, ispirate alla visuale panoramica dalla parte alta di Guardiagrele.

2)  la monaca per perdere la vistosità del proprio corpo e assumere una fisionomia più spirituale, inseriva, secondo quel che si dice, un involto di stoffa tra i due seni in modo che la fascia che li copriva rendesse una superficie piatta, senza prominenze. Di qui, per la fantasia laica, l’esistenza di tre seni.

3) Le sise delle monache sono dette “delle monache“ perché questa particolare brioche è stata inventatata dalle suore, in particolare dalle clarisse. E’ ovvio che sise sono per i laici maliziosi; per le suore erano solo un tipo curioso di dolce.

Un dolce semplice ma squisito. A cosa è dovuta la sua bontà? Sicuramente agli ingredienti - pochi - ma di qualità. Zucchero, farina e uova fresche per il pan di spagna; latte fresco, uova, scorza di limone e farina per la crema. Il resto, come il dosaggio degli ingredienti, resta un segreto che viene tramandato tra generazioni e sconosciuto fuori dai laboratori. Il dolce è brevettato e le bocche restano cucite.

Buon dolce a tutti...